Scuola di "Monaco":

"per una visione teologica del Diritto Canonico";

primato della "Communio"


La grande polemica iniziata da R. Sohm ad inizio secolo sull'incompatibilità nella Chiesa tra `carisma' ed `istituzione' ha creato una forte `reazione' in ambito cattolico soprattutto negli ambienti più `prossimi' fisicamente a questa istanza.

E' in Germania che la critica di Sohm sembra `pesare' in modo del tutto particolare.

Negli anni '50 a Monaco, K. Mörsdorf inizia a tracciare il proprio `cammino' per `fondare' una credibilità del Diritto Canonico nella natura stessa della Chiesa.

Punto di partenza é la `struttura' sacramentale della Chiesa la cui parte visibile é costituita (anche) dal Diritto Canonico. Alla base di tutto stanno `Parola' e `Sacramento'.

La necessità di evitare l'antinomia di Sohm porta ad una unificazione dei vari elementi strutturali della Chiesa, unificazione che impedisce di fatto la distinzione di legittimi ambiti di valore e portata.

La prospettiva, che da `teologica' diventa `sacrale', assume chiare connotazioni astoriche, non evitando affermazioni circa la `natura sacra' del diritto come tale (anche quello civile) e `bloccando' di fatto l'indagine sulle logiche estrinseche della vita sociale e giuridica intra-storica.

In questa prospettiva `unitaria' cade di fatto la distinzione tra `foro interno' ed `esterno', e la `communio' (di cui parla il Vaticano II) assume connotazioni `simboliche' e `sacramentali' di tipo addirittura `eucaristico'.

La concezione della realtà é sostanzialmente monistica e statica,

come in ogni orizzonte di sacralizzazione.

La scuola ha ottenuto grandi attenzioni soprattutto da parte delle correnti cattoliche più spiritualiste e conservatrici (allo stesso tempo) del periodo conciliare, proponendo in un contesto teologico-spirituale più `comunitario' una visione sostanzialmente `sacrale' della Chiesa e del suo diritto: un `lifting' spirituale ad un sistema ierocratico e clericale.

Non si vede come si possa conciliare questo tipo di `cornice' con i profondi cambiamenti che il Concilio ha effettuato a livello di `autocoscienza' della Chiesa stessa, né tanto meno i radicali mutamenti richiesti alla normativa canonica.

La natura `misterica' della Chiesa non può fondare legittimamente una mistificazione del diritto!


principali autori e referenti:

  1. K. MORSDORF (caposcuola)

  2. A. M. ROUCO VARELA ( Univ. Salamanca) [Cardinale Arciv. di Madrid]

  3. E. CORECCO [Vescovo di Lugano; morto 1996]

  4. W. AYMANS

  5. D. LLAMAZARES

  6. R. SOBANSKI (Polonia)

  7. F. ZANCHINI

continua